Samantha Cannata
Aikido Pistoia – GSAI
Sono passati quasi sei anni da quanto accompagnai il mio bambino Tommaso al Dojo per la sua prima lezione di Aikido.
L’ambiente, già da subito, ci affascinò e fu “amore a prima vista”.
Nel corso di questi anni ho sempre “rubato” con gli occhi le tecniche di questa meravigliosa disciplina, guardando Tommaso mentre si allenava e la praticava.
Nella mia testa mi dicevo sempre: “perché non provi?”, ma poi mi sentivo inadeguata sia per l’età, sia per la fatica di intraprendere un percorso parallelo a quello del mio bambino.
Avevo paura di turbarlo in qualche modo e di invadere i suoi spazi, cosa che non mi sarei mai perdonata.
Tra alti e bassi, riferiti soprattutto a questi ultimi due anni di pandemia, siamo arrivati a ottobre 2021 e nel momento in cui ho portato Tommaso in palestra per l’iscrizione ho proprio sentito il cuore che mi diceva di provare, di azzardare! Nella mia testa però passavano mille dubbi, mille domande ma alla fine ho deciso di ascoltare il cuore.
La prima volta che ho messo i piedi sul tatami mi sono davvero emozionata anche perché nella mia vita non ho mai seguito uno sport dall’inizio alla fine e mi sono sempre annoiata e mai appassionata a qualcosa davvero.
Ma questa volta è veramente diverso anche perché ha scelto il cuore che, unito alla testa, ha creato un connubio perfetto.
La cosa più bella è stare con Tommaso sul tatami, praticare insieme, studiare insieme e cercare di comprendere le tecniche ed i movimenti, con disciplina ma anche con divertimento e perché no, anche un po’ di goffaggine!
Nel mese di novembre in occasione della nostra ennesima quarentena abbiamo ricreato in salotto un piccolo tatami ed abbiamo studiato insieme in vista dell’imminente esame di cintura.
Quel giorno, sempre insieme a Tommaso, abbiamo vissuto momenti molto emozionanti. Per lui non era il primo, per me sì!
L’emozione poi ha lasciato spazio alla felicità e alla soddisfazione non solo per il risultato di Tommaso ma anche per me stessa che, a 45 anni, un po’ acciaccata e sempre proiettata a seguire più il cervello che il cuore, ho gettato le basi di questo mio nuovo e spero duraturo percorso.Vorrei ringraziare anche mio marito Luca che ha sempre spalleggiato Tommaso e adesso sostiene anche me.
Un grazie infinito anche ad Alessandro Meloni che rappresenta non solo il nostro “maestro”, ma anche e soprattutto un giovane ragazzo/bambino con ottimi e sani principi che riflette in modo perfetto verso i suoi allievi, grandi e piccini. Penso infatti a tutte quelle volte che gli dicevo che prima o poi avrei provato ma sempre, immancabilmente, ciò non accadeva mai.
Adesso posso dire invece di aver rotto quel filo invisibile che mi faceva sentire inadeguata, in là con l’età, paurosa di iniziare qualcosa forse non alla mia portata, e di questo sono davvero felice. Il percorso sarà lungo ma piano piano tutte le paure legate al mancato superamento degli ostacoli, anche piccoli, svaniranno.
Sono una mamma sul tatami e, a volte, non solo per Tommaso ma per tutti gli altri bimbi presenti, ma sono anche un’Aikidoka che ha fatto la sua scelta con il cuore.