di Giorgia e Barbara Bilardo

Dojo Ken Yu Shin Torino

Pratichiamo Aikido da sempre. Si potrebbe dire che siamo cresciute con lui, e che il Dojo sia la nostra seconda casa.

Il nostro incontro con l’Aikido è stato 26 anni fa, quando avevamo 3 e 5 anni. E come le migliori storie d’amore è stato un incontro casuale, fatto di un colpo di fulmine iniziale, emozioni, sudore e soddisfazioni.

L’Aikido ci ha unite: per anni è stato il principale punto di incontro di due personalità molto diverse, ci ha dato la possibilità di conoscerci in maniera molto più profonda, ci ha aiutato a raggiungere una complicità incredibile, e sicuramente ha contribuito a costruire lo splendido rapporto che abbiamo ora… anche, diciamolo, grazie ai momenti in cui ha fatto da valvola di sfogo dopo varie litigate.

 Crescere con l’Aikido ci ha infuso una sicurezza e una “prontezza” maggiori: soprattutto negli anni dell’adolescenza, approcciarsi ad una disciplina prevalentemente maschile ci ha aiutato ad “uscire dal nostro guscio”, ad avere più fiducia in noi stesse, a mettersi in gioco anche fuori dal tatami, a migliorarci e a crescere.

 

Avere una sorella sul tatami significa in primis complicità, conoscenza, competizione, risate. Significa avere un sostegno costante, uno slancio a continuare anche nei momenti di titubanza, un uke garantito nei koshinaghe e un’amica certa con cui confrontarsi.

L’Aikido è parte di noi e rappresenta un pezzo della nostra famiglia, particolarmente speciale perché fatta di persone di tutte le età.

È stato un mattone fondamentale per diventare quello che siamo e buona parte del merito va certamente al nostro Maestro, Piero Villaverde, che è un secondo padre per noi!