Questa rubrica, che segue ‘Ritratti di Donne aikidoka’ pubblicata nel 2021 sempre nell’ambito del Progetto AikiDonna, raccoglie brevi testi di donne Aikidoka sul tema della pratica: riflessioni, considerazioni, motivazioni, ricordi, …
Il titolo della rubrica sottolinea, se mai ce ne fosse bisogno, che non si parlerà di Aikido per le donne, ma di Aikido delle donne
Per ogni testo è indicato il link al post pubblicato sulla pagina facebook  del ProgettoAiki.

La mia prima lezione di Aikido

di Nicole Pisciotta
Shodan dell’Aikido Pistoia – GSAI

Nell’ambito delle iniziative legate al Progetto AikiDonna, promosso da ProgettoAiki, sono stata invitata dall’amico Francesco Scognamiglio, del Centro Budokan – Arti Marziali, a condurre una lezione nel suo dojo di Firenze.

È stato un vero piacere per me come aikidoka relativamente alle prime armi – sono al momento Shodan – avere l’opportunità di dirigere un allenamento.

Ammetto che ero molto emozionata e un po’ spaventata, essendo la mia prima lezione in assoluto: non sapevo cosa dire, come riuscire a farmi capire nello spiegare le tecniche, ma a poco a poco mi sono sentita più a mio agio, sono riuscita a tirare fuori tutto il mio coraggio, a spiegare le tecniche che ho svolto, ricordandomi tutti gli insegnamenti.

É stata una bellissima esperienza, e ringrazio Francesco per l’opportunità e i suoi allievi e allieve per avermi accolto in maniera calorosissima.

Riflettendoci poi a mente fredda, ho capito che l’essere donna non mi ha limitato e non ha sminuito la mia credibilità: si tratta solo di acquisire maggiori competenze e fiducia nei propri mezzi.

Le difficoltà ci sono per tutti e non dipendono dal genere. Basta avere le giuste opportunità e condizioni per crescere: l’aikido ci insegna che sul tatami ‘possiamo’ essere tutti uguali.

Ringrazio il mio insegnante Michele Mazzi, che ha contribuito negli anni a infondere sicurezza al mio aikido, Alessandro Meloni, mio compagno di vita e di tatami, con cui viaggio da uno stage all’altro e i/le praticanti del dojo Aikido Pistoia GSAI con cui condivido in armonia le ore di pratica.

Pubblicato su FaceBook il 6 marzo 2022 a questo link.


Le donne del nostro dojo

di Federica Di Marino
Presidente del Milano Aikido Club s.s.d.

E’ una comunità meravigliosa quella delle donne del nostro dojo.
Con alcune condividiamo la pratica da più di 20 anni, altre giovanissime si sono avvicinate da poco a quest’arte.
Una ha cominciato da zero a 60 anni già compiuti e con invidiabile costanza ha fatto grandi passi avanti.
Alcune provengono da altri dojo di aikido, altre da diverse realtà marziali, alla ricerca di quella morbidezza che non si trova, ad esempio, nel Karate.
Tutte ci ritroviamo qui, in diverse fasi della vita, con diverse cose da prendere e da dare in cambio.
La nostra presenza sul tatami è determinante, portiamo il nostro contributo di energia femminile che compensa quella maschile della lotta,  la “addolcisce” e ne assorbe la carica, rendendo la pratica occasione di scambio e crescita per tutti.

Pubblicato su FaceBook il 7 marzo 2022 a questo link.


Il contatto

di Chiara Falchetta
praticante 3° kyu del Motus Academy asd di Salerno

Una delle cose che mi ha sempre infastidita è il contatto con le persone.
Non solo il banale contatto fisico, pelle contro pelle, stoffa contro stoffa, ma anche il respiro dello sconosciuto in fila alle poste dietro di me, l’odore del vicino di casa che mi passava accanto.
Il mio spazio vitale doveva essere mio e basta.
Un giorno mi sono svegliata e ho deciso che non avrei concesso ad una cosa del genere il diritto di dominare la mia vita, di limitarmi.
È in questo momento che ho incontrato l’Aikido.

Cosa c’è di meglio di uno sport di contatto per superare la paura del contatto?
Ma mi ero sbagliata.
Mi ero sbagliata perché l’Aikido non mi ha solo permesso di superare la paura del contatto.
L’Aikido mi ha permesso di comprenderne la potenza.
Perché quando sono sul tatami, il mio spazio vitale non è più mio. Perché un centimetro più distante segna la differenza tra conoscenza e ignoto.
Perché quando pratico il contatto è tutto ciò che ho e tutto ciò di cui ho bisogno.

Pubblicato su FaceBook l’8 marzo 2022 a questo link.


Aikido: una nuova visione alla mia vita

di M.C.
praticante kyu del Coradojo asd di Cori

Ho scoperto il mondo dell’Aikido grazie ad un corso dimostrativo di difesa personale per le donne.
Uno degli istruttori di quel corso mi ha colpito per la padronanza dei movimenti, di come con un minimo sforzo, per me a quel tempo impercettibile, avesse evitato il colpo o la presa… insomma l’aggressione.
Gli chiesi se potevo assistere a qualche lezione, così più per curiosità che altro.
Sono stata accolta come se mi stessero aspettando da sempre.
L’Aikido è diventato parte della mia vita, di cui non potrei fare a meno. E’ un insegnamento, una guida non solo nei momenti di pratica, ma sempre!
Ed ho trovato una famiglia, particolare certo, perchè ci lega una forte unione, un senso di appartenenza, sia sul tatami sia fuori.
Ora sono diversi anni che pratico, non che sia diventata brava, ma mi ‘allargo’ dicendo di capirci qualcosa.
Grazie maestro Roberto, grazie Coradojo, grazie Aikido per aver dato una nuova visione alla mia vita.

Pubblicato su FaceBook il 9 marzo 2022 a questo link


Cadere

di Scilla Calvi
Jiku asd di Roma

Viviamo in un mondo che reputa la caduta una cosa negativa, iniziamo da piccoli a crescere con un monito: “attento a non cadere”. Nell’Aikido, tra tante cose che si imparano, ci sono le cadute!

Si impara a cadere dalla parte giusta, con il braccio che “ammorbidisce” l’impatto, con lo svuotamento dei polmoni… ma la cosa più importante è che impariamo a rialzarci, a ripartire, a riprovarci per poi cadere di nuovo e scoprire che cadere non è poi così male.

Pubblicato su FaceBook il 10 marzo 2022 a questo link.

 

 

 

 


Salgo sul tatami e sono a casa

di Valentina Ceracchi
Coradojo asd di Cori

Pratico Aikido da quando avevo 8 anni.
Mi sono avvicinata a quest’arte marziale grazie a mio padre, la sera andavo in palestra con lui e lo vedevo praticare.
Ho voluto cominciare anche io e mi sono innamorata.
Qualche anno dopo si è unito mio fratello e ora ci alleniamo nel nostro dojo insieme agli altri compagni che sono diventati la mia famiglia.
Festeggiamo i traguardi insieme, ci sosteniamo e diamo coraggio a vicenda, siamo vicini nei momenti difficili, ci capiamo con uno sguardo.
L’Aikido è diventato questo per me, salgo sul tatami e sono a casa.

Pubblicato su FaceBook l’11 marzo 2022 a questo link.


L’aikido ‘fa per me’

di Paola Bertoldi
Aikido Opes ASDC di Torino

Pratico aikido da quando avevo 15 anni e per questo devo ringraziare la mia cara zia che avendone vista qualche lezione, mi disse con entusiasmo che secondo lei “faceva per me”.
Ero una ragazzina molto timida e l’esprimermi verbalmente non è mai stato il mio forte. L’aikido mi sembrò sin da subito un modo per esprimere le mie emozioni, un “mix” tra la danza e l’arte marziale, e divenne ben presto una mia passione!
Frequentavo con assiduità, andando al corso persino il sabato pomeriggio (lezione ben poco frequentata poiché le persone, soprattutto se giovani, preferiscono normalmente andare in giro per locali o a bighellonare con gli amici…).

A distanza di trentaquattro anni, posso dire che l’aikido è ancora la mia passione, anche se non mi è possibile dedicargli tutto il tempo che vorrei. Mi ha fatto incontrare tanti amici ed alcuni di loro frequentano ancora il tatami con me. Mi ha aiutato ad affrontare le difficoltà della vita senza abbandonarmi allo sconforto ed alla rabbia, ma cercando di “entrare nella difficoltà per poi trovare il modo di uscirne”. Per questo ringrazio in primis il mio maestro Ferdinando Silvano, capace di far sentire a noi allievi l’energia e la connessione presenti nella pratica di questa arte e tutti i miei compagni con i quali ho condiviso questa passione.

Pubblicato su FaceBook il 12 marzo 2022 a questo link.


Aikido

di Rachele
Shisei Racconigi

Ho cominciato a fare Aikido quando avevo 4 anni, da allora mi è piaciuto molto e ho continuato a frequentarne le lezioni ogni settimana.

Ricordo la prima lezione, molto impegnativa, perchè non capivo cosa dovevo fare, ma grazie ai miei maestri mi sono convinta a continuare le lezioni.
Alla fine di ogni anno ho sosteuto un esame per poter passare alla cintura successiva.

Da due anni ho cominciato a praticare questa disciplina con gli adulti ed è ancora più emozionante.
Le tecniche sono sempre più difficili, ma le soddisfazioni sono tantissime.

Sono ormai 9 anni che pratico questa disciplina e lo faccio con tanta passione e anche per sfogarmi dopo una lunga giornata trascorsa a scuola.
Grazie a questa attività ho imparato a concentrarmi, impegnarmi e avere un profondo rispetto verso gli altri.

Pubblicato su FaceBook il 13 marzo 2022 a questo link.


Il tatami ti accoglie

di Tiziana Cochi
Coradojo asd di Cori

La sera salgo sul tatami sempre con un pizzico di timore di non riuscire nella disciplina, ma il clima che si respira nella Cora dojo è accogliente e familiare e ogni perplessità svanisce.
Chissà cosa ci riserva stasera il maestro!
Ogni volta un tassello nuovo volto alla conoscenza del nostro corpo: ogni movimento, ogni atteggiamento è finalizzato alla padronanza di noi stessi.
La sinuosità, l’armonia di muoversi in quello spazio, il modo tattico difensivo di affrontare il nostro compagno con rispetto disimpegnandosi dallo stesso e dal combattimento.
Quante volte si ha paura di cadere?
Sul tatami è diverso, il tatami ti accoglie nella caduta e ti sprona a rialzarti a metterti di fronte alle tue capacità di affrontare le situazioni del momento.
Ecco la sera quando salgo su quel tatami, il maestro Roberto e Tommaso, al di là delle tecniche dell’Aikido, vanno a scovare tutte le capacità e attitudini riposte in ognuno di noi.
Quest’arte mi sta donando molta autostima, sicurezza ed eleganza nei movimenti, qualità imprescindibili in ogni donna.

Pubblicato su FaceBook il 14 marzo 2022 a questo link.