Kagamibiraki Ceremony 2022

Si è appena conclusa la tradizionale cerimonia del Kagami biragi all’Honbu Dojo di Tokyo.

Qualcuno penserà a una celebrazione in tono minore, vista la breve durata e l’essenzialità del cerimoniale. Non si dovrebbe cedere a questa tentazione. Questo rituale, che si ripete da decine di anni nella casa madre dell’aikido, è tuttavia presente da secoli nella tradizione giapponese, celebra l’inizio di un nuovo felice cammino. Venne introdotto all’inizio dell’epoca Edo (1603-1868) dallo shogun Tokugawa Ietsuna prendendo spunto da un brindisi augurale da una nuova botte di sake che propiziò l’esito favorevole di una battaglia.

Vengono in questa occasione spezzati con un martello i kagami mochi preparati a capodanno e nel frattempo induritosi, e vengono aperte le botti del nuovo sake.

Il Kagami biragi è sempre nuovo, ed è sempre un cammino, anche nelle circostanze meno propizie. Sempre.

Passando alla cronaca: Il Kagami Biragi 2022 è iniziato con una breve introduzione del doshu Ueshiba Moriteru,

seguito da un altrettanto breve embukai del Waka sensei Ueshiba Mitsuteru.

La cerimonia protocollare di consegna degli attestati di alto grado, che segna anche essa il termine di un percorso, breve o lungo, facile o impervio, segna anche essa l’inizio di un nuovo cammino.

Ha concluso la cerimonia un discorso di Tada Hiroshi sensei, figura carismatica e allievo diretto del fondatore Ueshiba Morihei fin dal 1950, e ancora impegnato a trasmetterne il messaggio alle generazioni presente e a quelle future.