Il tempio di Iwamoto-ji, il numero 37

Dunque:

  • #1 – Ryōzen-ji (霊山寺), la genesi del percorso, se non si conta Il Koya-san
  • #21 – Tairyūji (太龍寺) dove sembra che Saeki Mao abbia raggiunto l’illuminazione in una grotta situata a Muroto. Successivamente, ha cambiato il suo nome in Kukai, che significa “cielo e mare”, che riflette la vista che si ha da questa grotta
  • #37 – Iwamoto-ji (岩本寺) Ci sono 575 dipinti individuali sul soffitto di questo tempio. Le immagini visualizzate sono scelte attraverso un concorso nazionale e mostrano un’ampia varietà di soggetti, che vanno dai santi buddisti, agli animali leggendari, agli animali domestici e persino a Marilyn Monroe (!!!!)
  • # 75 – Zentsū-ji (善通寺) il luogo dove è nato Kukai, fondato dopo il suo ritorno dalla Cina. È uno dei tre principali luoghi sacri associati a Kukai, gli altri sono Koyasan a Wakayama e Toji a Kyoto
  • #88 – Ōkubo-ji (大窪寺) penultima del percorso (perché’ si dovrebbe tornare al #1, se non si conta il Koya-san)

Inoltre, si possono visitare dei luoghi significativi del percorso come ad esempio:

  • Shasingadake, cima di una scogliera situata sul monte alto 618 metri. Qui si dice che Kukai abbia trascorso 100 giorni in meditazione ascetica per migliorare la sua memoria.
  • Mikurodo è la grotta dove il giovane monaco Kukai si è allenato per aumentare la sua capacità di memoria. Riusciva a vedere il cielo e il mare solo dalla grotta. Si dice che mentre cantava continuamente un mantra, avesse avuto la misteriosa esperienza di ingoiare la stella del mattino. A questo punto gli fu data la saggezza per comprendere tutti gli 85.000 testi buddisti.

TempioZentsu-ji

Pellegrinando e zompettando da un tempio all’altro naturalmente, prima o poi, spesso o saltuariamente, si sentirà il bisogno di dormire. Per problemi di costo, budget, voglia di simbiosi con la natura o perché non si trova altro all’ultimo momento il pellegrino potrebbe scegliere di dormire presso uno degli spazi all’aperto e gratuiti chiamati 野宿o Nojuku. Oppure potrebbe scegliere uno tsuyado, luoghi gratuiti per dormire che fanno parte del complesso del tempio oppure ancora uno zenkonyado, case o spazi che la gente del posto fornisce ai pellegrini gratuitamente o ad un costo molto basso. Naturalmente si tratta di luoghi semplici e spartani, anche se si potrebbe essere fortunati e trovare anche un bagno e futon. E naturalmente tutti I luoghi in cui piantare una tenda lungo il pellegrinaggio sarebbe possibile come stazioni stradali, aree del santuario disabitate, parchi pubblici, terreni del tempio e spiagge. Regola non scritta ma che non è solo tradizione giapponese ma che dovrebbe far parte della buona educazione di ogni campeggiante La regola generale è di lasciare i posti meglio di come li trovi e se ci sono dubbi sulla possibilità o meno di accamparti lì, chiedi indicazioni alla gente del posto.

Toyokuni III e Hiroshige II. Pellegrinaggio al Koya san

Tutti e 88 i templi del percorso hanno uno spazio di piccole dimensioni, staccato dalla posizione del tempio al quale è associato, un santuario interno dove si crede siano ospitate le divinità.

Tale spazio è chiamato okunoin 奥の院. Il monte Kōya ha il suo okunoin, il più grande in Giappone, in cui si crede che Kūkai riposi.

Visitarlo, o magari anche dormirci una notte?

L’okunoin non è un prerequisito per completare il pellegrinaggio anche se fortemente consigliato per l’atmosfera che si “respira”, quasi fosse quella che si percepisce nel film La foresta dei Sogni.

Alla fine del percorso, 10 mila cieli si apriranno (forse) e se non hai raggiunto il Nirvana, è auspicabile un minimo miglioramento di considerazione, valutazione e predisposizione alla bontà verso il prossimo.

E solo chi finisce il percorso a piedi diventa o-Henro-san お遍路さん, non semplicemente pellegrino, henro, ma pellegrino con la “O” davanti, a significare uno stato onorifico.

結願のビールのうまし大窪寺
Il pellegrinaggio è finito, la nostra birra è gustosa al tempio Ōkubo-ji

 

I Venti Siti Sacri di Shikoku – 四国別格二十霊場 o Bangai

 

 

Il percorso è lungo, senza dubbio e anche sfidante, 88 templi su 1200 km, ma se sei volenteroso, hai le forze e il tempo, c’è la possibilità di visitarne qualcuno in più.

Il tempio Sohonzan Zentsuji

Naturalmente la stragrande maggioranza dei pellegrini si ferma agli 88 e neanche tutti. Anche se i siti collaterali sono centinaia, 20 tra questi sono quelli considerati “ufficiali” vicini alla via.

Sono i bangai 番外 ma sono indicati anche come bekkaku 別 格, una parola che può significare “al di fuori del solito”. Alcuni si trovano lungo il cammino, altri si devono andare a trovare perché un po’ distaccati. Proprio come gli 88 templi principali, potrai comunque ricevere un francobollo (nōkyō) ad ogni bangai. Alcuni forniscono anche opzioni di alloggio.

Si possono generalmente suddividere così:

  •            Tokushima: bangai 1-4
  •            Kochi: bangai 5
  •            Ehime: bangai 6-12
  •            Kagawa: bangai 13-20  

La prima pagina di tutti i suoi elenchi di templi è qui. Elencandoli brevemente:

bangai 1 dopo il Tempio 4
bangai 2 dopo il Tempio 12
bangai 3 dopo il Tempio 19
bangai 4 dopo il Tempio 23
bangai 5 dopo il Tempio 36
bangai 6 dopo il Tempio 40
bangai 7 e 8 dopo il tempio 43
bangai 9 dopo il Tempio 47
bangai 10 e 11 dopo il Tempio 59
bangai 12 dopo il Tempio 64
bangai 13 e 14 dopo il Tempio 65
bangai 15 e 16 dopo il Tempio 66
bangai 17 e 18 dopo il Tempio 76
bangai 19 dopo il Tempio 82
bangai 20 dopo il Tempio 88

Il grande Buddha di Nara

Shikoku Bekkaku Jureijo (i “venti siti sacri di Shikoku”); 88 + 20 = 108, evocando le “108 afflizioni” della teologia buddista che devono essere superate.

Chi volesse avere una visione panoramica a volo d’aquila del percorso di pellegrinaggio può consultare il seguente link.

 

 

黙黙と歩き遍路や雨の中
Silenzioso, il Pellegrino cammina, pioggia

 

 

 


Cultura varia e Bibliografia

https://www.amazon.com/Running-Shikoku-Pilgrimage-Miles-Enlightenment/dp/1884244351
https://www.amazon.co.jp/Shikoku-Japan-Route-Guide-3rd/dp/4829710586/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1411126336&sr=8-1&keywords=shikoku+88
https://bookshop.org/books/ichi-go-ichi-e-the-88-temple-pilgrimage-of-shikoku/9781979718288
https://www.amazon.it/Making-Pilgrimages-Meaning-Practice-Shikoku/dp/0824829077
http://65711.elbe-kirchentag.de/
https://www.thebookmark.it/2020/09/01/gli-88-templi-di-shikoku/
https://www.amazon.it/templi-Shikoku-Giappone-sulle-tracce/dp/8855370022
Oliver Statler, Japanese Pilgrimage (1983)
Craig McLachlan, Tales of a Summer Henro (1997)
Lisa Dempster, Neon Pilgrim (2009)
http://www.shikokuhenrotrail.com/shikoku/pilgrimagebooksGuidebooks.html

Due dei migliori siti per la consultazione del percorso

http://www.shikokuhenrotrail.com/index.html
https://www.seichijunrei-shikokuhenro.jp/?lg=en

Il percorso virtuale
https://www.arcgis.com/apps/MapTour/index.html?appid=8b393a901cc44093b966c9bc7eda234c

Se vuoi un resoconto di un pellegrino straniero guarda qui https://www.walking-henro.net/