Etimologia dei caratteri che compongono il nome Ai-Ki-Do

Ai
Il carattere Han 汉字 (kanji) di AI , secondo lo storico epigrafista Zhu Fagpu (1835-1973) – analizzando il carattere più antico ritrovato, una incisione sui bronzi del periodo Shang 商朝Shāngcháo (1675-1046 a.c) dove i tratti rappresentano un vaso con il suo tappo o una pentola con il proprio coperchio – significa unire, da cui congiungere, mettere insieme e in tutti i sensi figurati che ne derivano: convenire, associare, concordare.

 

In seguito il carattere AI ha continuato a modificarsi fino alla forma attualmente in uso. A volte si sente tradurre AI di Aikido come armonia, ma armonia ha un segno e una fonetica differente (WA in Giapponese e He in cinese).

 

 


Ki

Ki. Forma antica

Il carattere KI è un composto fonetico di MI (riso) e della sua pronuncia Qi (in cinese), carattere di aria qi.

Il suo primo senso è quello di “offrire del cibo” o “aria, respiro, vapore”

Il concetto di “energia vitale” cosmica che governa tutto il visibile che popola l’universo, come altri concetti cosmologici cinesi, venne puntualizzato nel periodo dei regni combattenti (480-221 a.C.).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ki. Forma moderna

La sua prima citazione con questo significato, la si trova probabilmente nel DAOTEJING, Classico del Principio e della Potenza (350 a.C.), opera attribuita a Laotzi.

Precedentemente, in Confucio (561-479 aC) ha solo il significato di “respiro, temperamento, disposizione dello spirito”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ecco, in estrema sintesi, alcuni esempi dell’evoluzione dell’ideogramma KI nel corso del tempo, fino ad arrivare alla forma attuale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Do-Tao
L’evoluzione di questo carattere Han 汉字 (kanji) è molto complicata e rivela la complessità di una lingua come il cinese che si esprime nella forma scritta dei caratteri Han.

In Occidente DO-TAO viene tradotto come “via”, ignorando la ricchezza semantica dei caratteri, come spiegato da Nicola Piccioli, maestro di calligrafia, sigillografia e studioso di cultura orientale.

Per Confucio (561-479 aC) questo carattere esprime un “principio morale” all’interno di una dottrina in un dato contesto sociale. Dopo Confucio si sviluppa la cosmologia cinese classica, compaiono lo Yin e lo Yang e il carattere prende a indicare il “principio cosmico”.

Questo segno non è per ora mai stato trovato sui reperti della dinastia Shang 商朝, (1675-1046 aC); compare successivamente in epoca Zhou 周朝 (1045-256 a.c.) e nel corso degli anni subisce diversi cambiamenti in seguito alla sua semplificazione.

 

 

 

 

 

In origine il carattere è formato dai segni di “vestito” yi , con all’interno “testa” tou , sotto la quale compare una mano shou .

 

 

In seguito il carattere “vestito” è sostituito dal carattere “strada” (in cinese moderno si dice dao lu 道路).

Non se ne conosce il motivo, ma si può ipotizzare un errore di trascrizione, vista la somiglianza tra i due segni.

Il carattere “andare” nella sua forma antica significava strada, era il disegno di un incrocio, molto simile alla forma antica del carattere “vestito”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Durante il periodo dei Regni Combattenti (480-221 aC), il carattere si semplifica. Scompare la parte destra di “strada” e la parte sinistra diventa “passo”, composta dal “camminare e piede”; inoltre scompare la mano.

Con la riforma della calligrafia voluta da SHI HUANG DI 秦始皇帝, (247-221 aC), il primo imperatore, il carattere si stabilizza nella forma composta da “passo” e “testa”.

DO: esecuzione corsiva, informale, libera

In seguito i tratti si semplificano.

Anche per rendere più agile e veloce la scrittura, fino ad arrivare alla forma attuale.

Corsiva oppure, più in basso, formale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Do: esecuzione formale

Viste le premesse è molto difficile fare una corretta etimologia.

Le interpretazioni note, sono costruite dalla forma ultima che il carattere ha assunto, vedi “il piede del maestro che traccia una via e l’allievo che lo segue” o altre fantasiose interpretazioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma la somma di tutto questo è, indubbiamente:

 

Bruno Brugnoli

Dojo Shobu Aiki di Milano

 

 

Per chi vuole affrontare il complesso ma affascinante mondo della calligrafia dell’estremo oriente:

 

Calligrafia Cinese: La sua Natura La sua Storia
Nicola Piccioli Huoyun, Paola Billi Xizi. 2021

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Introduzione alle arti cinesi della scrittura e dei sigilli
Nicola Piccioli
CUEM. 2019

 

 

 

 

 

 

 

The origins of Chinese Characters
Wang Hongyuan
China Book Trading. 1993