Siamo agli albori del 2024 e, a parte il primo fine settimana di Gennaio, sarà un mese pieno di seminari.

Come ogni anno dal 2019 a questa parte la meta prestabilita è Brescia per il seminario con Christian Tissier Shihan. Quest’anno l’Aikido Budo Brescia, ASD che organizza il seminario, ha una nuova sede per l’evento.

La data è fissata per il 14 Gennaio, ma la partenza è fissata per due giorni prima per ritrovarsi con amici di tatami per una cena pre-stage. Il tempo vola e dopo una piacevolissima serata trascorsa con Alessio, Teodoro, Mariano e Giuseppe dalla Campania, Christophe dal Belgio, Valentina italiana traferitasi sempre nel Paese francofono, Rocco da Pietrasanta e Flora giungiamo al momento di mettersi indosso hakama e keikogi.

Arriviamo abbastanza presto, ma abbiamo più tempo per salutare le tante facce sorridenti di aikidoka che conosciamo, a partire da Davide (l’organizzatore dello stage), a tutti gli amici di tatami alle figure di riferimento (per me): Nino Dellisanti, Francesco Dessì e Maurizio Valle. Purtroppo il Nostro Presidente, Nando, non è presente per vicissitudini personali.

Il Maestro Tissier è pronto e noi con lui: qualche minuto di riscaldamento e cominciamo con dei concetti non troppo basici sul contatto, aspetto che l’insegnante sta sempre più affinando e portando ad un livello esteriormente essenziale, ma tutt’altro che semplice…

Ho il piacere di fare come uke, una volta ad inizio seminario sul classico lavoro sul “tegatana awase”, mantenendo il contatto tra dorsi delle mani e, più avanti su una versione a dir poco sopraffina di Naname Kokyu Nage[1], oltre che ai momenti di spiegazione intermedi durante il seminario.

Tra i vari contenuti proposti non sono certo mancati spunti su Irimi Nage e Kotegaeshi, oltre che al già affermato cavallo di battaglia del Naname Kokyu Nage ed all’intramontabile classico Ikkyo che, ad alti livelli di pratica, assume forme sempre più interessanti e pone luce su concetti imprescindibili, ma che rimangono sempre avvolti da un alone di mistero (almeno da quanto affermato dai miei insegnanti e da quello che ho potuto osservare). La ricerca è continua: “il gesto perfetto che diviene sempre più essenziale”, il ripulire completamente dalle asperità il movimento.

Il concetto di “tangente” è stato l’elemento a fattor comune tra le tecniche sopra elencate, un ricamo certosino sulle direzioni e sui punti “vuoti” nella tecnica colmati da tori nell’intenzione, nei gesti e nei posizionamenti.

Lo stage di Brescia è, a mio vedere, una sorta di riepilogo di vari stage che il Maestro tiene in Europa con piccole aggiunte di piccoli dettagli (che vanno saputi cogliere…), fatto estremamente importante perché svolge la funzione di condensare ciò che è stato oggetto degli altri stages.

La sensazione che ho avuto durante tutto il seminario è stata che ci fosse un bel clima, una pratica giusta, discreta, nonostante molti non seguano la didattica dello Shihan (è risaputo che, talvolta, agli eventi si presenti qualcuno per mettere in discussione o presente solo per curiosare e portare le proprie considerazioni).

Ancora una volta Aikido Budo Brescia si dimostra preparata ad accogliere un evento di enorme portata, facendo risultare lo stage con il Maestro Tissier di Gennaio, forse (e se così non fosse, poco ci manca) l’evento di Aikido più importante nel panorama italiano.

Un sentito ringraziamento è dovuto a Davide Zamboni per l’organizzazione, a tutti gli aikidoka con cui ho avuto il piacere di praticare, ai grandi tecnici italiani di questa linea tecnica, agli amici italiani e oltralpe e, naturalmente, al Maestro Christian Tissier.

_

___________________________________
[1] Naname Kokyu Nage o Sokumen Irimi Nage