di Mariarosa Giuliani
ASD Fujiyama Pietrasanta

L’aikido è un’arte marziale ancora poco conosciuta. Le altre vengono messe in evidenza , in tv e nei giornali, per le loro gare, la nostra pratica non agonistica molto efficace, molto armoniosa e di grande sviluppo fisico e mentale, rimane invece silenziosa e nascosta.
Sarebbe molto importante diffonderne la conoscenza e mettere in evidenza la parità di genere che è alla base di questa disciplina.
Parlare di “AikiDonna“ è determinante per diffondere alle donne l’importanza e la piacevolezza di una disciplina in cui uomini e donne lavorano sullo stesso piano.

Non c’è aikido femminile e aikido maschile, ma aikido globale.

Si pratica insieme, si fanno esami insieme, manifestazioni insieme, nessuna differenza. Anche il percorso è lo stesso, si pratica costantemente, si apprende e si avanza aumentando i gradi attraverso gli esami e arrivando ad essere insegnanti, se si vuole e soprattutto se si deve, rendendoci conto di trasmettere agli altri quello che abbiamo ricevuto.

Nella nostra pratica le diversità fisiche e mentali sono personali e non divise per sesso.
C’è chi è più armonioso/a, e chi più vigoroso/a, ma il lavorare insieme in grande collaborazione ci aiuta vicendevolmente a prendere il meglio.
Praticando aikido è possibile raggiungere la consapevolezza dei nostri limiti e delle nostre capacità, senza illuderci sull’obiettivo della forza. Non è la forza che ci fa applicare bene una tecnica. L’importanza è la precisione del movimento e la mobilità articolare, non la forza muscolare. Il nostro corpo deve sviluppare un’ampia capacità di movimento , per raggiungere una precisione dello spostamento e una buona coordinazione motoria.

La flessibilità, la morbidezza, la percezione degli spostamenti necessari per uke sono un altro punto essenziale che in entrambi i sessi impongono la capacità di abbandonare la rigidezza e la forza per sviluppare la profonda flessibilità motoria e la grande percezione di come ci sta muovendo tori.
Quindi le donne non devono temere la maggiore forza maschile. Non è quella l’importanza per questa pratica.
Anche la bellezza e l’eleganza dei movimenti tecnici coinvolgono molto la parte femminile.
Quando la tecnica diventa efficace, armoniosa e muovendosi ne percepiamo l’eleganza si acquisisce una grande soddisfazione.


L’aikido è una disciplina creativa e complessa, l’impegno nell’apprendimento ci fa progredire e non si esaurisce mai, la collaborazione didattica, continua a far crescere gli/le insegnanti.
Coinvolgere maggiormente le donne alla pratica sarebbe molto importante, in questo momento l’aumento delle presenza femminili si sta realizzando nell’aikido bambini/e, divulghiamo questa parità di genere e coinvolgiamo nella pratica uomini e donne nella stessa misura.