di Cristina Montessoro
Ken Yu Shin asd

Ho incontrato l’Aikido per caso, a 42 anni, quando cercavo di allontanare il passato a favore di quel futuro che avevo sempre sognato. Per anni, mi sono divisa tra quello che era stato e quello che avrei voluto, dimenticando di  assaporare il presente. Poi una sera, ballando un tango, ho incontrato finalmente l’amore, e con esso l’Aikido. L’amore e l’Aikido mi hanno cambiata, hanno cambiato il mio atteggiamento nei confronti degli eventi e delle persone, mi hanno dato sicurezza, coraggio, determinazione e gioia. Tutte cose che probabilmente erano già in me, ma che erano in qualche modo sepolte, e di cui forse non avevo così chiara consapevolezza.

La mia storia, come purtroppo quella di molte donne, è segnata da episodi con i quali è difficile fare pace, è difficile accettarli ed è difficile raccontarli: la violenza psicologica e fisica ha infiniti livelli di gravità, tutti pesanti e devastanti. E purtroppo capita spesso, troppo spesso e a troppe donne: sul lavoro, nella vita quotidiana così come nelle occasioni di festa, ad opera di uomini di famiglia, di sconosciuti, o di chi si dichiara tuo amico. Molte donne ne sono vittima, e riemergere è un percorso lungo e faticoso, composto da tanti “perché” la cui risposta non deve essere “è colpa mia”.

L’Aikido mi ha aiutata a ripristinare l’equilibrio tra uomo e donna e a pensare di poter sostituire la forza con la tecnica.

 
Oggi ho più fiducia nelle mie possibilità e sento di potermi esprimere liberamente, per come sono e per cosa riesco a fare. In questi 11 anni di Aikido ho allenato le mie capacità di reazione, ho imparato ad uscire da situazioni di pericolo, sono attenta a come si pone l’altro, e ho capito che rialzarsi fa parte del gioco.

Credo fortemente nell’altissimo valore formativo dell’Aikido e faccio il possibile per trasmettere questi valori nei corsi per bambini, perché penso che grazie all’Aikido saranno degli adulti migliori.