di Fulvio Gagliano
OGNUNO PROTEGGE TUTTI
Dal 25 maggio 2020 il popolo degli “sportivi “ potrà rimettersi in moto se pur con ancora qualche limite. Il Ministro Spadafora (Politiche giovanili e Sport) di concerto con il comitato per la salute ha emanato le linee guida per la riapertura delle attività sportive e dunque dei centri sportivi. Per approfondimenti potete consultare il documento: Linee-guida per l’esercizio fisico e lo sport redatto dall’Ufficio per lo sport – Presidenza del Consiglio dei Ministri e il documento: Linee di indirizzo per la riapertura delle attività della Conferenza delle Regioni (pag. 15/16 per le palestre ).
Dunque se pur con esatte regole e appositi sistemi di controllo e tutela della salute degli avventori, buona parte delle attività sportive dilettantistiche anche non agonistiche potranno riprendere da dove si erano interrotte in quel 9 di marzo.
Personale sportivo (istruttori e collaboratori gestionali amministrativi) e dipendenti saranno all’unisono orchestrati dal Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) cosi come recita l’articolo 6 delle linee guida nazionali. Raccomandiamo di leggere l’articolo a esso dedicato, indicato nel link precedente.
Se da un lato le misure di distanziamento sociale impongono il limite minimo di distanza da osservare tra gli sportivi che usufruiranno dei centri sportivi, dall’altro ove questa “distanza“ possa essere rispettata all’interno delle strutture, potranno riprendere anche quelle discipline che se pur di contatto fisico, come le arti marziali, hanno la possibilità di svolgere esercizi individuali coordinandosi a distanza con gli altri atleti e relativo istruttore.
Ad esempio per quelle discipline che contemplano lo studio di armi tradizionali mediante esercizi individuali, le stesse potranno essere riprese, se i siti dove verranno riprese consentono la distanza minima per singolo individuo fissata in 2 mt. e di 1 mt durante la pausa. Le stesse considerazioni possiamo fare per quanto riguarda gli esercizi di ginnastica, nel nostro caso l’aikitaiso, e lo studio dei movimenti l’ashisabaki, o qualunque altro tipo di pratica possa essere svolta rispettando le condizioni di sicurezza.
Resta inteso che è esatto compito del responsabile del centro sportivo vigilare sulle norme di protezione e garantirle. In particolare, ma si tenga conto che questo elenco è sommario e non esaustivo:
- L’ ingresso nei siti di pratica sportiva dovrá avvenire in tenuta sportiva o idonea alla pratica della disciplina praticata, senza poter effettuare cambi pre e post allenamento.
- Le scarpe per poter accedere al centro sportivo dovranno essere dedicate ed utilizzate esclusivamente e andranno indossate prima di accedervi.
- Per la pratica di discipline che prevedono i piedi scalzi, bisognerà premunirsi di calzari monouso. I cosiddetti “ sandali” non potranno essere ammessi.
- Oggetti ed effetti personali dovranno essere riposti in appositi sacchetti personali e posizionati in aree identificate e sanificati prima e dopo l’uso.
Sarà come entrare in sala operatoria. Ma almeno potremo provare ad immaginare un minimo di normalità ritrovata. L’ importante è tenere sempre presente il rispetto delle regole.
Fulvio Gagliano
Commercialista Revisore Legale
Hikari Dojo Palermo